Visitare il Friuli Venezia Giulia: Pordenone e Trieste

Palazzo comunale e campanile del Duomo di San Marco, PordenoneSuggestioni in Corso

Pordenone è una città moderna e vivace, ideatrice di importanti eventi culturali, come la Festa del libro con gli autori pordenonelegge.it (in settembre) e le Giornate del cinema muto (in ottobre). Nel centro storico si snoda il Corso, un’elegante via con lunghi portici, in cui scoprire curate vetrine e accoglienti caffè, per poi addentrarsi nei vicoli su cui si affacciano caratteristici ristoranti.

E, alzando sguardo, scorgere palazzi splendidamente affrescati. A due passi dalla città, sulle rive del fiume Noncello, ci sono angoli di pace in cui a parlare è la natura.

Nobili palazzi

Lasciatevi incantare dal palazzo del Comune, dalle originalissime forme gotiche, e dalla carrellata di antichi edifici – come l’ex convento di San Francesco e le dimore di facoltose famiglie di un tempo – dedicati anche alla cultura e all’arte. Nel museo civico d'arte ammirerete interessanti dipinti, fra cui quelli di Giovanni Antonio de' Sacchis, detto il Pordenone (1484-1539), massimo pittore friulano di tutti i tempi.

 

Trieste

Trieste, una città tra il Carso e il mare

È un territorio di confine, con un occhio al mare Adriatico e l’altro all’aspro promontorio carsico, ad accogliere Trieste. Coperto dai profumi della macchia mediterranea, è luminoso e splendente più che mai quando l’aria è resa tersa dal vento di bora.

La Mitteleuropa si tinge di blu

Si respira un’aria speciale. Qui, nell’estremo lembo orientale dell’Alto Adriatico. Qui, nella città mitteleuropea più blu, dove si sono ispirati grandi letterati, come James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba.

Piazza Unità d'Italia di notte, Trieste

Trieste, la città che abbraccia il mare o, per meglio dire, che accoglie il mare in casa. A cominciare dalla piazza dell’Unità, tra le più suggestive e ampie al mondo tra quelle che si affacciano sull’acqua salata.

Una questione di stile... architettonico. Perché i palazzi di Trieste parlano con il linguaggio neoclassico, liberty, eclettico e barocco. E convivono armoniosamente con vestigia romane, edifici del Settecento e di stampo asburgico.

Il culto dei culti

L’incrocio di religioni è tangibile da chiunque arrivi in città, dove da secoli trovano ospitalità, tra le altre, la chiesa greco-ortodossa e quella serbo-ortodossa, la sinagoga, la chiesa evangelica luterana e quella elvetica, la più antica della città.

Aroma di caffè

I triestini hanno una vera e propria passione per il caffè e ci sono tanti riti diversi per assaporarlo. Questa è un desiderio antico: entrate negli eleganti caffè storici, dove echeggiano ancora fermenti letterari d’altri tempi.

Al “bagno”!

La gente, qui, coglie ogni occasione per vivere il mare e popola la riviera e gli stabilimenti balneari – in slang “bagni” – tutto l’anno, per prendere il sole, fare un tuffo o una semplice passeggiata.

Accenni slavi e germanici. Di gusto

Dalle tipiche osmizze, dove si bevono il Terrano e la Vitovska, ai dolci di ascendenza slava o germanica, passando per le zuppe, come la jota, per arrivare ai sapori di mare: una cucina tutta da scoprire.

I dintorni

La costiera delle bianche falesie, con le sue piccole baie e i sentieri saturi dei profumi della macchia mediterranea.
I castelli di Miramare e Duino, che si affacciano direttamente sul mare…

Il promontorio carsico, con colori, tradizioni e sapori inconfondibili, e aspetti naturalistici particolarissimi, tra cui la Grotta Gigante, la cavità turistica più grande al mondo.

Poi, le riserve naturali, come quella marina di Miramare, quella delle falesie di Duino, della Val Rosandra, dei monti Lanaro e Orsario.
E la pittoresca cittadina istro-veneta di Muggia, dai tanti tesori storici e culinari.