Le ippovie della Valle del Cormor: percorsi turistici in Friuli
Un itinerario a tappe della lunghezza totale di 30 km, che si snoda su strade sterrate tra morbide colline e il torrente Cormôr.
Ma non lasciarti ingannare: i saliscendi di questo suggestivo paesaggio collinare non sono mai impegnativi, ma alla portata di tutti.
Muoviti come preferisci: sarà sempre e comunque un tuffo nel verde... In bicicletta, in mountain bike, a piedi o a cavallo: puoi immergerti in questi paesaggi da fiaba nel modo che preferisci. Con una certezza: le auto, di qui, non possono passare! Sono tracciati ideali, quindi, proprio per tutti: anche per i bambini.
Dove si parte e dove si arriva
Ognuno può scegliere il proprio punto di partenza e di arrivo, considerando che i due estremi sono entrambi nel cuore del Friuli:
- a sud il Parco del Cormôr, alle porte di Udine
- a nord il comune collinare di Buja.
Queste le località attraversate dalle ippovie:
- Tavagnacco, noto per la tradizione degli asparagi e le sue splendide ville
- Pagnacco, con il suggestivo borgo rurale di Fontanabona
- Tricesimo, impreziosito da eleganti ville storiche
- Colloredo di Monte Albano, dominato dal castello dove dimorò lo scrittore Ippolito Nievo
- Cassacco, con un castello di origini antichissime
- Treppo Grande, posto su un alto colle che offre panorami mozzafiato
- Buja, la città dell’arte della medaglia
Sapori della terra
Lungo il percorso puoi scoprire le aziende agricole e vitivinicole e degustare le tante specialità proposte dai locali tipici che cucinano piatti genuini e preparati con le risorse caratteristiche di questa terra.
Tanti pannelli lungo il percorso con tutte le indicazioni
Ogni tratto del percorso e ogni bivio è contrassegnato da pannelli informativi che riportano, oltre alle indicazioni del percorso (mappa, altimetria, tempo di percorrenza), le bellezze da scoprire: borghi rurali, castelli, parchi, ville e chiese.
Informazioni:
www.vallecormor.com
Infopoint Udine - TurismoFVG
Piazza I° Maggio, 7
33100 Udine
Tel.: 0432 295972
Fax: 0432 504743
info.udine@turismo.fvg.it
I Cavalli Camargue: divertimento e natura in Friuli Venezia Giulia
Il cavallo Camargue appartiene ad una razza antichissima e proviene dalla Camargue, presso la foce del fiume Rodano, sulla costa meridionale della Francia, dove viene tuttora utilizzato per guidare i tori da combattimento sui pascoli.
È un animale rustico e frugale che, per le sue caratteristiche, è riuscito a sopravvivere ad un ambiente spesso ostile, arrivando ai giorni nostri con una robustezza considerevole. È abituato a vivere in zone acquitrinose e si nutre prevalentemente di canne ed erbe di palude.
Anche la sua conformazione fisica dimostra il suo adattamento alla vita nelle zone umide: è un animale di dimensioni contenute, con arti relativamente brevi e uno zoccolo largo: si muove agilmente anche nel fango molle o nell’acqua. Il mantello degli adulti è tipicamente bianco-grigio mentre i nuovi nati sono di colore scuro e si schiariscono nel corso del tempo.
Si ritiene che questa caratteristica si sia distinta nel corso dei secoli perché il mantello chiaro attira di meno gli insetti e permette di resistere meglio sotto il sole. Sono animali equilibrati, agili e scattanti, abituati a fare un buon uso delle proprie energie: non è raro vederli in atteggiamenti sonnolenti o rilassati, ma anche da adulti mantengono la voglia di giocare.
I cavalli sono stati introdotti nella Riserva Naturale Foce dell’Isonzo nel 1991, grazie ai finanziamenti della Regione Friuli Venezia Giulia. Il ruolo dei cavalli nella Riserva è molto importante perché contribuiscono alla conservazione dell'ambiente, svolgendo un ruolo fondamentale nel controllo della vegetazione: la sua naturale evoluzione porterebbe infatti alla formazione di canneti e boschetti ripariali e alla totale scomparsa della flora e fauna caratteristiche degli ambienti pascolati, in cui la vegetazione si mantiene bassa.
La presenza dei cavalli ha permesso quindi di incrementare la diversità degli ambienti e ha favorito l’abbondanza di numerose specie vegetali ed animali, soprattutto di uccelli, che privilegiano zone umide e aperte, con bassi livelli di acqua.
I cavalli presenti nella Riserva sono divisi in due gruppi: il primo è composto da animali addestrati, utilizzati per il lavoro e anche per le diverse attività a cavallo, l’altro vive allo stato brado, con animali liberi di muoversi a loro piacimento, ad eccezione delle aree nelle quali si desidera mantenere integri i canneti o i boschi in fase di sviluppo.
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